Asset Management: dal disordine al governo consapevole

Policy GDPR DirettivaNIS2

Ogni azienda dispone di numerosi asset — dispositivi, software, dati e infrastrutture — che generano valore, ma se non gestiti correttamente possono trasformarsi in rischi.

L’asset management non è solo una pratica tecnica: rappresenta una leva di governance strategica per mantenere il controllo, garantire la sicurezza e rispettare le normative.

Le regolamentazioni come la Direttiva NIS 2, il GDPR e lo standard ISO/IEC 27001 richiedono alle organizzazioni di conoscere esattamente quali asset possiedono, come vengono utilizzati e da chi. Senza un inventario aggiornato e documentato, diventa impossibile dimostrare la conformità o prevenire vulnerabilità.
Molte realtà si affidano ancora alla memoria dei singoli o a fogli Excel non aggiornati. Questo “disordine organizzato” riduce la sicurezza, rallenta le risposte agli incidenti e aumenta il rischio di sanzioni. Un’organizzazione matura, invece, gestisce gli asset lungo tutto il loro ciclo di vita — dall’acquisto alla dismissione — seguendo procedure formalizzate, con ruoli chiari e controlli periodici.

Un asset management efficace si basa su alcuni pilastri fondamentali:

  • Policy e responsabilità definite, affinché ciascuno sappia cosa rientra nella propria competenza;
  • Inventari aggiornati, per avere visibilità costante sugli asset e sul loro stato;
  • Processi di audit e revisione, per garantire coerenza e conformità;
  • Approccio integrato tra IT, sicurezza, compliance e business.

Gestire gli asset significa governare l’organizzazione, prevenire rischi e assicurare la continuità operativa. Ignorarli equivale a lasciare spazi di vulnerabilità. In sintesi: chi governa gli asset guida il cambiamento; chi non lo fa, lo subisce.

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